Nel 2012, il presbiterio si è arricchito di un’opera d’arte contemporanea, la cattedra vescovile realizzata dallo scultore albanese Genti Tavanxhiu.
Si tratta di una imponente, sobria seduta in travertino rosso dell’Iran ricavata da un monolito abilmente sgrossato e modellato valorizzando appieno le caratteristiche della pietra solida, dai caldi cromatismi, fino ad ottenere un risultato di grande linearità e suggestione: i piani strutturali del manufatto sono essenziali, compatti, lineari, appena impreziositi dalla spirale con cui si concludono le fiancate della spalliera, ispirata alla forma del pastorale del vescovo.
La nuova sede è disposta su un basamento di marmo bianco, in armonia con i cromatismi della pavimentazione del presbiterio.
Monsignor Lucarelli non ha voluto che il proprio stemma – la rete del pescatore sospesa sul mare, il libro sapienziale, il cartiglio IN VERBO TUO – fosse imposto alla cattedra, da cui secondo tradizione si esercita la catechesi del vescovo: eppure, la nettezza e la compattezza delle forme, la solida sobrietà della materia, il timbro caldo del colore corrispondono in maniera esemplare alla cifra distintiva del suo mandato.